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set 22Messo Mi piace da Massimiliano Di Marco

Non ricordo se si stato tu a riferire il commento di un recensore che parlava di come gli embarghi sui titoli, e il dover fare uscire la recensione dei suddetti nell'esatto momento della fine embrago, favorisse più le aziende che i lettori, perché non hai proprio il tempo di analizzare correttamente il gioco. Ma oramai, come dicevi tu, nessuno si prenderebbe il rischio di scendere dalla giostra per protestare, non riusciresti più a risalirci, quindi niente chiavi per le recensioni e addio

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Esatto. Ti togli spontaneamente qualcosa per cosa, poi? Deontologia? Valori? O fai un progetto da capo (com'è stato Aftermath) o difficilmente lo si valuta, e non biasimo nessuno.

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"Il settore dei media videoludici vive di ciò che può ed è l’ultimo settore che può permettersi di alzare la testa e prendersi dei rischi: questo è l’unico sistema che per alcuni funziona e quindi si va avanti così"

Il discorso da farsi secondo me sta qui. Posto che chiaramente non puoi prescindere non tanto dall'anteprima in sé (che non cuba tantissimo come metriche) ma dal rapporto con chi ti invia il gioco in anticipo che è invece essenziale per poter uscire coi contenuti che fatturano effettivamente (cioè le guide), quanto può durare ancora questo equilibrio? Che come dici tu dopo comunque non già più tale visto l'emorragia 2023-2024 di portali e riviste. Il discorso per cui non ci si può permettere di cambiare strategia è verissimo, però implica accettare che esisti solo finché i publisher sono d'accordo con questo. E il tempo sta rapidamente arrivando allo scadere

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Sì, finché il problema non arriverà si andrà avanti così.

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