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mar 3Messo Mi piace da Massimiliano Di Marco

Che gli ultimi due anni siano stati tragici a livello di licenziamenti è un fatto. La domanda è il mercato è in così forte recessione, oppure stiamo solo assistendo al modo facile di "monetizzare" nell'immediato per alzare i ricavi e fare stare tranquilli gli investitori?

Seconda riflessione: quanto di questi processo è un effetto elastico? Possibile che buona parte dei licenziamenti sia dovuta all' assunzione forzata richiesta dalla pandemia e una volta tornati alla normalità ci sia una parte di esubero fisiologico?

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mar 3Messo Mi piace da Massimiliano Di Marco

"non sapere più cosa può funzionare e come tenere in piedi le cose." Mi ricorda tanto il nostro settore.

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mar 3Messo Mi piace da Massimiliano Di Marco

"Quando è stato deciso che qualunque tipo di videogioco, anche un picchiaduro, dovesse essere costantemente aggiornato, sempre arricchito di contenuti?" Me lo chiedo costantemente. Ho smesso di giocare nel 2007 circa, ma negli ultimi anni ho ripreso a informarmi con curiosità sul settore. Ecco, questa tendenza in atto è la cosa che mi spiego meno del panorama odierno. Mi chiedo se sia imputabile alle generazioni più giovani, cresciute in un mondo in perenne overload di contenuti, o se sia una scelta strategia che sta rapidamente degenerando in una bolla sul punto di esplodere.

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Evidentemente qualcosa non sta andando per il verso giusto.

- i giochi, anche quelli mastodontici, sono tutti uguali e non meritano i soldi spesi

- sempre più titoli sviluppati da poche persone vendono tantissimo

- secondo me è ora di ripensare all'intera industria: sviluppare giochi single player, fatti bene, con il divertimento come primo obiettivo, al posto di tante missioni secondarie tutte uguali

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