10 Commenti
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Avatar di Enrico G.

Tema recensioni: qualcuno ha provato una formula alternativa al sistema attuale?

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Avatar di Tommaso De Benetti

Già quando aprì Polygon si parlava di recensioni in divenire, ma credo ci siano due problemi:

1) la gente legge la recensione in massa solo all’uscita del gioco e

2) fintantoché Metacritic non cambia il modo in cui aggrega le recensioni fare sta cosa delle recensioni in aggiornamento non ha un ritorno per i siti. Dovrebbero essere score fluttuanti anche lì

Paradossalmente son più utili le recensioni su steam che almeno sai quando son state fatte in relazione alla versione del gioco fuori in quel momento

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Avatar di Enrico G.

I sono quasi fuori da questo sistema. Mi piace informarmi ma:

- leggo (leggerei)le recensioni in qualsiasi momento.

- non mi interesso direttamente di Metacritic.

Non leggo recensioni Stream.

Secondo me, ora, qualcosa di buono si può trovare. Certo il sistema è da cambiare. Chi inizia?

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Avatar di Massimiliano Di Marco

Nessuno, Enrico. Perché è davvero complicato (e dispendioso) fare qualcosa di diverso. Per esempio: esci dopo? Perdi visite. Ed è un settore che, piaccia o meno, tira a campare di volume e della pubblicità che quel volume trascina. Gli abbonamenti? Sono una strada, ma serve tanto, tanto tempo. Ti confesso che io per primo, se aprissi oggi una testata di videogiochi, probabilmente non farei recensioni. E forse inizierei a farle soltanto quando tale testata avrebbe, magari, le spalle così larghe da prendere decisioni storte rispetto al sistema.

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Avatar di Enrico G.

Approvo gli abbonamenti. Strada complicata per attirare molti lettori, ormai abituati al sistema attuale.

Però fai pagare, crei contenuti di qualità, con il giusto tempo, per la tua nicchia di lettori; a quel punto puoi esprimere opinioni indipendenti.

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Avatar di Alessandro Palladino

Onestamente a sta storia si è data più copertura di quanta ce ne fosse realmente bisogno ed è stato uno dei topic che più mi ha ricordato il perché odio le news buttate fuori dalla stampa specializzata, la quale arranca sempre di più nell'essere proprio un polo di informazioni su ciò che accade. Questo invece è l'esempio perfetto di come parlare di una cosa chiaramente, dati alla mano e soprattutto per qualsiasi tipo di prospettiva utilizzi il lettore. Forse sarei più interessato a vedere le conseguenze per la parte Blizzard dell'accordo, che ormai non se la passa bene (vedremo con Diablo 4)

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Avatar di Massimiliano Di Marco

Sì, purtroppo temo che la maggior parte delle reazioni negative a qualunque cosa riguardasse questa operazione finanziaria deriva dal fatto che ogni "peto" di chiunque è stato citato e approfondito e detto: così quando, poi, sono arrivati gli avvicendamenti davvero grandi, come questo della CMA, le persone erano stufe e stanche, ormai.

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Avatar di Maurizio Targa

My 2 cent: Gioco ai videogiochi da quando non arrivavo ancora a vedere bene lo schermo del cabinato nei bar, ed ho superato i 40. Una cosa che mi ha insegnato il mercato è che "non si compra MAI al day one", fin dai tempi della Playstation 1 (avevo il famoso modello con le guide della lente in plastica): negli anni la mia regola non mi ha mai fatto pentire di averla enunciata. Certo, il discorso per le testate giornalistiche è diverso: se non recensisci un gioco prima dell'uscita o prima degli altri sei fuori dal giro, però di esempi virtuosi in questo campo ce ne sono, per esempio "Il Post" - non sono mai i primi a dare una notizia, ma quando la danno, generalmente è corretta e i fatti sono consolidati, così leggi qualcosa che non è per metà inventato o incompleto. Forse sarebbe il caso che fossimo tra i primi noi utenti a non richiedere troppo presto una recensione, magari fatta su un prodotto incompleto.

(non che "una volta" le cose raccontate da Patrick Klepek non succedessero: ricordo che su Game Power, una rivista che uscì negli anni 90, un recensore stroncò un videogioco di Alien 3, dovendolo poi riabilitare - e dandogli un voto molto alto - nel numero seguente perché in effetti, si scusò, aveva giocato una versione incompleta ridotta ad alcuni livelli: in effetti il gioco uscito più tardi non solo era molto bello, ma secondo me è stato uno dei videogiochi su Alien più belli mai fatti).

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Avatar di Massimiliano Di Marco

Ciò che spesso non si considera quando si cita Il Post come esempio virtuoso di informazione online - e in generale come esempio di un progetto editoriale sostenuto in gran parte dagli abbonamenti - è che per anni ha perso soldi. E che prima di arrivare agli abbonamenti ha aspettato tipo 7-8 anni: e nel frattempo ha creato una comunità di persone che si è identificata in un modo diverso di scrivere (e di leggere, quindi). Sicuramente bisogna alterare certi equilibri, rapporti, abitudini; ma non è facile per niente, perché servono anni di sacrifici e di "mah: chissà se è la scommessa giusta".

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Avatar di Maurizio Targa

Eh lo so, è quello che cercavo di spiegare in banca quando mi hanno chiesto il garante per il mutuo, che io non volevo mettere: "ma il rischio d'impresa, dove sta?!"

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