A ognuno la sua incertezza
In questi giorni prima Sony, poi Nintendo e infine Microsoft hanno palesato le loro specifiche sfide per il futuro
La notizia della settimana è stata la chiusura di alcuni studi interni di Xbox. In una settimana in cui Sony è riuscita a inimicarsi gli utenti PC di Helldivers 2 e in cui Nintendo ha fornito un paio di novità rispetto alla nuova console, Microsoft è riuscita comunque a sovrastare entrambe. Chiudendo soprattutto Tango Gameworks, reduce da Hi-Fi Rush, videogioco che sembrava aver fatto tutto bene. Eppure, eccoci qua.
Alla guida di Xbox da dieci anni esatti c’è Phil Spencer. Una persona la cui comunicazione trovo, e non l’ho mai nascosto, molto ipocrita. Parla da “giocatore”, vuole far parte della comunità Xbox; ma alla fine il suo lavoro è quello di essere il dirigente di una grande multinazionale.
Il suo lavoro viene misurato - piaccia o meno - in ricavi, in margini di profitto, in crescita, in miglioramento delle azioni; non in creatività né in simpatia.
Per molti anni, Spencer ha cavalcato questa figura. È una persona apparentemente amichevole, che ha più volte chiesto scusa per le (tante) scelte sbagliate di Xbox. In altre parole: è stato simpatico a molti; era il cavaliere che, dopo Don Mattrick, voleva salvare Xbox.
Forse, invece, è il caso che ora si inizi a dargli le sue responsabilità, come ha scritto su Kotaku Zack Zwiezen.
“Ma sebbene Spencer sia stato per oltre un decennio una figura apprezzabile dell’industria, è diventato chiaro negli ultimi due anni circa che non è infallibile e forse merita un po’ di scrutinio. Sotto la sua guida migliaia di persone sono state licenziate non molto tempo dopo che la società ha speso miliardi di dollari per acquisire Bethesda e Activision. Studi sono stati chiusi. Giochi sono stati tagliati. DLC sono stati cancellati. E le pubblicazioni di prime parti di Xbox hanno continuato a essere poche e sporadiche - nel 2022 la società non aveva praticamente niente. Nel 2023 ha avuto qualcosa da mostrare. Quest’anno, è tranquillo. Certo - prosegue Zwiezen - la tabella di marcia (presumendo che niente venga rimandato) accelererà con l’uscita di Senua’s Saga e Indiana Jones e L’Antico Cerchio, ma dopo tutti i soldi spesi per costruire un gruppo stabile di studi in Xbox, dopo tutti i tagli e i licenziamenti, dopo tutte le risorse che sono state investite per far crescere il marchio, Xbox ha ben poco da mostrare se non scarse vendite console e pochi giochi molto belli come Hi-Fi Rush. (Sebbene, non belli abbastanza da risparmiare lo studio dalla chiusura)”.
Non sono mai stato un fan dei dirigenti e delle aziende che sono “amici” o che si comportano in modo simpatico. Perché penso che sia un modo per sviare l’attenzione; persino per depistare.
Già in altre occasioni, ho fatto notare che l’atteggiamento amichevole di Spencer non deve fuorviare dal giudicare cosa sta facendo e, soprattutto, l’effetto delle sue decisioni; anzi, che spesso questo atteggiamento compiacente verso i giocatori sovrasta il resto.
Perché, alla fine, con gli studi chiusi e le persone licenziate e i videogiochi cancellati, è lui che resta. Finiamola di trattare lui, e qualunque altro dirigente, come se non fosse così.
Massimiliano
In meno di una settimana abbiamo assistito a un incrocio unico: tutti e tre i produttori console - Sony, Nintendo e Microsoft - hanno dovuto affrontare, in qualche modo, una delle grandi sfide che sta segnando il loro percorso.
È cominciato con Sony, che ha dovuto gestire un momento difficile della relazione con la comunità PC di Helldivers 2, uscito lo scorso febbraio, sviluppato da Arrowhead Game Studios e diventato rapidamente uno dei principali successi di quest’anno, così come uno dei maggiori dell’intera storia dei videogiochi pubblicati da PlayStation. La storia è ormai nota, ma faccio un breve riassunto.
Il 3 maggio Sony ha annunciato che i giocatori su PC avrebbero dovuto collegare l’account PlayStation Network a quello Steam per continuare a giocare dalla fine del mese in avanti. I giocatori PC non l’hanno presa bene, perché questa cosa non era chiara fin dall’inizio e hanno iniziato a lasciare decine di migliaia di recensioni negative su Steam a Helldivers 2. Cosa peggiore, ora Helldivers 2 non è più disponibile su Steam in 177 paesi dove il PSN non c’era. Il gioco in questi Paesi non è ancora stato ripristinato.
Alla fine, il 6 maggio, Sony ha cambiato idea e ha deciso che non renderà obbligatorio il collegamento dell’account.
Si tratta di un’eccezione; perché la politica rimane. Per esempio per giocare online a Ghost of Tsushima servirà collegare l’account PSN a quello Steam.
Un’eccezione importante, però, visto che Helldivers 2 è il principale successo PC di Sony. Una piattaforma che da anni sta coccolando per espandere l’impronta dei videogiochi PlayStation e per ampliare i flussi di ricavi. Sony stessa ha affermato che “stiamo ancora imparando cos’è meglio per i giocatori su PC”.
Per Sony riuscire a farcela è molto rilevante e da anni sta pubblicando vari giochi: Horizon Zero Dawn e Horizon Forbidden West; Spider-Man e Spider-Man Miles Morales; Days Gone; God of War; The Last of Us Parte 1.
Il PC diventerà sempre più significativo e l’uscita contemporanea di un videogioco pubblicato da Sony come Helldivers 2 su PS5 e su PC sarà sempre più frequente.
Farcela nel mondo PC, però, implica anche approcciarsi a esso in modo nuovo: non replicando 1:1 le stesse dinamiche che su console funzionano, o a cui gli utenti console semplicemente si sono abituati. Sony lo ha imparato in prima persona: soprattutto se quelle persone ti servono così tanto per aumentare di nuovo i margini di profitto, diversificare il tuo pubblico e rendere più sostenibile lo sviluppo dei grandi videogiochi.
Se ancora oggi per giocare online, salvo videogiochi come World of Warcraft, gli utenti PC non pagano, un motivo c’è.
La prossima Switch
C’è stata poi Nintendo, che in concomitanza con il resoconto fiscale ha annunciato, per tramite del suo presidente, che la nuova console verrà svelata durante questo anno fiscale, che si chiuderà il 31 marzo 2025. E che a giugno, al consueto Nintendo Direct, ci saranno videogiochi per Nintendo Switch, ma non si parlerà della nuova console, che il presidente Furukawa ha descritto come “un nuovo modello di Switch”.
Il passaggio alla prossima generazione è estremamente delicato per Nintendo. Switch è fuoriscala per ogni cosa. Ha venduto oltre 141 milioni di unità e se la previsione di venderne ulteriori 13,5 milioni entro marzo 2025 si avvererà (tutt’altro che scontato), Switch arriverà a fianco di PlayStation 2 come console più venduta della storia, anche più di Nintendo DS. Che fino a oggi era l’obiettivo da raggiungere per Nintendo, ma che non ci si aspettava davvero riuscisse a raggiungere.
The Legend of Zelda, Animal Crossing, Mario Kart, Kirby; ogni serie Nintendo ha vissuto su Nintendo Switch il suo apice commerciale.
Eppure, lo spettro di Wii U resta sempre lì. Non inteso come pezzo hardware, bensì come la complicata transizione da una console di enorme successo come Wii a un modello che voleva proseguire quella filosofia (a partire dal nome); ma il cui risultato è il più grande fallimento commerciale di Nintendo. Nel suo intero ciclo vitale, Wii U ha venduto quanto Switch potrebbe fare nel suo ultimo anno, ossia 13,5 milioni di unità.
Più passano i mesi e più appare sempre più concreto che la prossima console potrebbe essere un aggiornamento incrementale e non stravolgere il concetto di Switch. Un’idea condivisibile, forse persino auspicabile, ma che nasconde molte insidie.
Nintendo lo sa e sta rimandando il più possibile questo momento. Forse fino al punto di star perdendo il momento commerciale di Nintendo Switch, le cui vendite sono in calo da diversi anni, com’è fisiologico. Spremere ogni singola goccia, ogni singola unità.
Persino il leggendario Re Mida dovette rinunciare al suo tocco d’oro; Nintendo sembra un po’ restia a farlo finché c’è ancora margine.
Così per un altro anno Switch dovrà tenere banco e tenere in piedi Nintendo quasi da sola, nonostante sia all’ottavo anno di vita (è uscita, ricordo, a marzo 2017).
Nei prossimi mesi sono previsti il rifacimento di Paper Mario: Il Portale Millenario (uscito originariamente su GameCube) e di Luigi’s Mansion 2 (Nintendo 3DS).
L’autunno è scoperto, ma probabilmente al Nintendo Direct del prossimo mese avremo qualche risposta.
Xbox alla deriva
Eppure, quella messa peggio sembra essere Microsoft. Il che suona molto strano perché lo scorso ottobre ha finalizzato un’acquisizione da 68,7 miliardi di dollari per avere Activision Blizzard.
Insomma, Microsoft dovrebbe essere nel momento in cui Xbox sta convincendo di più, ha un progetto evidente e funzionale. Invece, ogni mese Xbox - che porta ancora fresche le tracce di alcuni suoi videogiochi usciti anche su PlayStation 5 e Nintendo Switch - sembra perdere un pezzo. Nonostante le tante volte in cui sia l’amministratore delegato di Microsoft Gaming, Phil Spencer, sia Sarah Bond, presidente di Xbox, hanno parlato di voler posizionare il marchio per la crescita a lungo termine.
La chiusura degli studi di Arkane Austin, Tango Gameworks, Roundhouse Game Studios e Alpha Dog Games è un altro capitolo di una storia in cui Microsoft, innanzitutto, non sembra riuscire a gestire i suoi studi.
The Initiative è l’esempio più evidente: doveva essere il suo grande studio di superstar e invece continua ad avere difficoltà a proseguire lo sviluppo di Perfect Dark. L’idea stessa di affidare il rifacimento di questo videogioco potrebbe essere messa in dubbio; il fatto che non sembri fare passi avanti non aiuta. A quasi sei anni dalla sua fondazione.
Ma è la perdita di credibilità che più sta danneggiando il progetto Xbox. A maggior ragione, considerato che Spencer sembra sempre cercare nuove scuse per depistare l’attenzione.
Quando le console non vendono, è perché c’è Game Pass e cambia la strategia e servono giochi diversi o anche più piccoli.
Quando il lancio di Redfall si è rivelato molto deludente, al podcast Kinda Funny Spencer ha parlato di quanto sia importante proteggere la creatività.
“Una cosa che non farò è contrastare le ambizioni creative dei nostri studi. […] Ma quando uno studio come Rare vuole fare Sea of Thieves o uno studio come Obsidian vuole fare Grounded o quanto Tango [Gameworks] vuole fare Hi-Fi [Rush] nonostante tutti si aspettassero The Evil Within 3, io voglio dare agli studi la piattaforma creativa e supportare le loro capacità, supportare le loro aspirazioni”.
Quando la creatività viene meno perché vengono chiusi gli studi, il problema è che bisogna ottimizzare le risorse e puntare sulle proprietà che assicurano un successo maggiore.
Quando Game Pass non cresce, è colpa del mercato, di com’è cambiato e della presenza di piattaforme come Fortnite e Roblox.
E magari in ognuna di queste cose c’è qualcosa di vero. Non si può dare la colpa a Microsoft di star provando, con Game Pass, una strada diversa e non aver ottenuto ciò che si aspettava: anche una grande multinazionale non può prevedere il futuro. Al massimo può provare a crearlo.
Ma qualcosa è cambiato con Activision Blizzard: oggi il riferimento è Call of Duty, che genera miliardi di dollari, è giocato da decine di milioni di persone ed è su ogni dispositivo.
Quando fai un’acquisizione da 69 miliardi di dollari, probabilmente qualcuno più in alto di te inizia ad aspettarsi che generi una crescita di tutt’altro tenore rispetto a quella degli anni precedenti.
“Il problema che si trova ad affrontare Microsoft - ed è uno che ha creato da sola - è che ora possiede una fila di studi che stanno lavorando su giochi che, se messi a confronto con i titoli di Activision Blizzard, a malapena spostano l’ago in termini di crescita dei ricavi”, ha scritto Julian Benson su Video Games Chronicle. “Come prova di questo cambiamento, date un occhio alla dichiarazione del vicepresidente del marketing di Xbox Aaron Greenberg di aprile dello scorso anno, prima dell’acquisizione di Activision Blizzard. Parlando di Hi-Fi Rush e di Tango Gameworks, ha detto che il gioco ‘è stato un successo per noi e i nostri giocatori secondo ogni misurazione e aspettativa’. Ieri, Microsoft ha chiuso lo studio”.
Nel documentario celebrativo dei vent’anni di Xbox, peraltro, tanto Spencer quanto Bond hanno riflettuto sull’acquisizione di Lionhead, creatore di Fable: acquisito nel 2006 e poi chiuso pochi anni dopo.
“Acquisisci uno studio per ciò che sanno fare bene oggi, e il tuo compito è di aiutarli ad accelerare come fanno ciò che fanno. Non accelerare ciò che fai tu”, sono state le parole di Spencer. Curioso, alla luce della chiusura di Tango Gameworks.
Negli ultimi due trimestri la crescita di Xbox è derivata esclusivamente dall’assorbimento di Activision Blizzard, che quindi ha aumentato i ricavi. La conclusione dell’operazione è arrivata giusto in tempo per offuscare quella che altrimenti sarebbe stata una situazione di stallo; persino un calo.
Il fatto stesso che oggi attorno a Xbox si tema per studi come Inxile, Obsidian, Double Fine e Ninja Theory - il cui Hellblade 2 sarà disponibile fra pochi giorni - è il motivo per cui c’è diffidenza attorno a Xbox: semplicemente, perché sembra non dirla tutta; e nel frattempo sta chiudendo studi popolari, che hanno fatto tutto giusto. Hanno pubblicato videogiochi ritenuti di successo, apprezzati dalla critica e dal pubblico e hanno vinto numerosi premi, anche BAFTA. Nemmeno questo è stato sufficiente.
Anzi, viene da chiedersi se esiste un modo in cui Xbox possa esserlo, visto che, almeno dall’esterno, l’impressione è che ora Xbox - dopo anni di acquisizioni miliardarie - debba essere alla pari di grosse attività come Azure, che ogni trimestre crescono in doppia cifra.
Le altre notizie, in breve
La chiusura di Arkane Austin e Tango Gameworks
Microsoft ha chiuso diversi studi che fanno parte di Zenimax, gruppo che include Bethesda e ha acquisito nel 2020. Nello specifico, sono stati chiusi: Arkane Austin (Redfall), Tango Gameworks (Hi-Fi Rush), Alpha Dog Games (Mighty Doom) e Roundhouse Games (che ha contribuito a The Elder Scrolls Online). Alcune delle persone coinvolte verranno spostate su altri studi di Bethesda; altre saranno licenziate. In conseguenza di questa decisione sarà fermato lo sviluppo su Redfall e Mighty Doom, disponibile su mobile, sarà chiuso il 7 agosto. Hi-Fi Rush continuerà a essere disponibile, così come gli altri videogiochi di Tango Gameworks (Evil Within 1 e 2). Matt Booty, responsabile di Xbox Game Studios, in una nota interna ha detto, rivolgendosi quindi ai dipendenti, che questi cambiamenti “sono radicati nel dare priorità ai titoli ad alto impatto e a investire ulteriormente nel portfolio di videogiochi blockbuster e dei popolari mondi di Bethesda che avete coltivato in molti decenni”.
Il negozio mobile Xbox arriverà a luglio
Intervistata durante l’evento Bloomberg Tech, la presidente di Xbox Sarah Bond ha annunciato che da luglio sarà disponibile su Android e iOS il negozio mobile di Xbox. Non sarà un’applicazione da installare, ma inizialmente sarà solo web: ciò permetterà di eludere i vari vincoli, soprattutto su iOS dove le politiche di Apple sono più stringenti. I primi videogiochi presenti saranno quelli di Microsoft - come Call of Duty Mobile e Candy Crush Saga - e poi arriveranno, nel prossimo futuro, anche quelli di terze parti.
I risultati fiscali di Nintendo
Fra aprile 2023 e marzo 2024 Nintendo ha migliorato i ricavi, cresciuti del 4,4%, e l’utile, cresciuto del 13,4%. In tutto, ha venduto 15,7 milioni di Nintendo Switch, in calo del 12,6%: è cresciuto solo il modello OLED (+1,1%). Dal lancio sono state vendute 141,32 milioni di Switch e 1,23 miliardi di videogiochi. The Legend of Zelda: Tears of the Kingdom ha superato le 20 milioni di copie vendute dal lancio, mentre Super Mario Bros. Wonder le 13 milioni di copie. A margine del resoconto fiscale, il presidente di Nintendo, Shuntaro Furukawa, ha riferito che entro marzo 2025 la società parlerà della nuova console, ma di sicuro non lo farà al Nintendo Direct di giugno.
I videogiochi più ricchi dei primi tre mesi del 2024
La società di analisi Newzoo ha identificato i dieci videogiochi che hanno generato più ricavi, su console e PC, nel primo trimestre del 2024. Sono stati considerati, come mercati: Stati Uniti, Regno Unito, Francia, Germania, Spagna e Italia. Sono, in ordine: Fortnite, EA Sports FC 24, Helldivers 2, Call of Duty Modern Warfare II/III/Warzone 2.0, NBA 2K24, Madden NFL 24, Dragon’s Dogma II, Palworld, Valorant e Rainbow Six Siege. Il solo Fortnite vale per il 10% dei ricavi di questa lista. EA Sports FC 24 è stato il più ricco se si considera la sola regione europea. Helldivers 2 invece è in cima alla classifica dei videogiochi PC, sia negli Stati Uniti sia in Europa.
Remedy ha cancellato un gioco
Remedy ha comunicato di aver cancellato il progetto noto solo come “Kestrel” (e prima ancora come “Vanguard”) e che era co-finanziato dal gruppo cinese Tencent, che avrebbe dovuto anche pubblicarlo. Si sarebbe trattato di un’esperienza multigiocatore cooperativa. Il progetto era comunque nelle prime fasi e ci stava lavorando un ristretto numero di persone. Sebbene lo sviluppo sembrava promettente, Remedy ha preferito cessare i lavori per focalizzarsi sugli altri videogiochi in sviluppo, come il rifacimento di Max Payne 1 e 2 e il sequel di Control, riallocando le risorse su altri progetti.
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Da leggere
Decrescita felice - Vincenzo Aversa, Outcast
Cosa significa la chiusura degli studi per la strategia di Xbox? - Christopher Dring, Gamesindustry
Guarda l’altro giorno stavo pensando qualcosa di simile al tuo incipit: I videogiochi sono uno dei pochi spazi in cui i ceo e le figure gestionali parlano tantissimo e presentano tantissimo con fare amichevole. Pensa a cinema, serie tv, musica o editoria, non capita quasi mai.