Il gioco dell'Arabia Saudita
Le mire degli investimenti del Paese arabo nei videogiochi. Con i problemi annessi.
Quando si sono svolti i mondiali di Calcio in Qatar, molte persone hanno scritto e pubblicato articoli per parlare di come, in Qatar e negli Emirati Arabi in generali, ci siano problemi sociali di varia natura, che spaziano dai diritti dei lavoratori che hanno costruito gli stadi fino a come vengono considerate le minoranze.
Eppure, il Qatar è sempre più presente nel mondo dello sport per migliorare la sua immagine.
Allo stesso modo, un altro Paese del mondo lo sta facendo: l'Arabia Saudita.
Dopo che il fondo sovrano del Paese (il Public Investment Fund) ha investito centinaia di milioni di dollari in attività sportive, dai tornei di golf al wrestling fino all'acquisto di un club di Premier League - il Newcastle United - ovviamente ha messo gli occhi sulla più grande industria dell'intrattenimento: i videogiochi.
La strategia saudita
Il Public Investment Fund è un fondo sovrano: vale a dire che è controllato direttamente dal Governo saudita come strumento finanziario per investire in varie attività.
Per le attività legate ai videogiochi, è stata fondata all’inizio del 2022 Savvy Gaming Group, società a sua volta divisa in varie parti, fra cui Savvy Gaming Studios, che riunisce gli studi acquisiti dal gruppo; Nine66, che si occupa invece di infrastrutture e servizi di consulenza; e Savvy Games Fund. Quest’ultimo “mira a essere uno degli investitori più prolifici e attivi nell’industria dei videogiochi - usando un capitale significativo per ricoprire un ruolo principale nella crescita a lungo termine e nello sviluppo del settore”, si legge sul sito ufficiale.
La strategia di Savvy Gaming Group è stata delineata da Mohammed Bin Salman in persona: il principe nonché il primo ministro dell’Arabia Saudita. Mohammed Bin Salman è anche il presidente del consiglio di amministrazione di Savvy Gaming Group. Giusto per togliere subito ogni eventuale dubbio di una minima separazione fra business e Stato: non esiste quando si parla di Savvy Gaming Group.
“Savvy Gaming Group è una parte della nostra ambiziosa strategia che mira a rendere l’Arabia Saubita il centro globale definitivo per i videogiochi e gli esport entro il 2030”, ha detto Mohammed Bin Salman a settembre 2022 presentando i piani del gruppo. “Intendiamo fare leva sul potenziale inespresso nel settore dei videogiochi e degli esport per diversificare la nostra economia, guidare l’innovazione nel settore e rafforzare ulteriormente l’offerta di intrattenimento e di esport in tutto il regno”.
I numeri chiariscono meglio le ambizioni del gruppo: stabilire 250 aziende di videogiochi in Arabia Saudita, che creeranno 39.000 posti di lavoro e aumenteranno di 50 miliardi di riyal sauditi (circa 12,3 miliardi di euro) il contributo al PIL saudita entro il 2030.
Per farlo, intende investire 142 miliardi di riyal sauditi (circa 34,8 miliardi di euro). Praticamente più di quanto vale Electronic Arts oggi, tanto per dare un riferimento.
Oggi il mercato interno saudita dei videogiochi è ancora limitato rispetto ad altre regioni, ma è seguito perché in rapida espansione.
Secondo le stime di Niko Partners, entro il 2025 Arabia Saudita, Egitto ed Emirati Arabi - i Paesi di questa regione vengono frequentemente accorpati nelle previsioni di mercato - ci saranno oltre 85 milioni di giocatori per un giro d’affari superiore ai 3 miliardi di dollari.
Nella sola Arabia Saudita, le startup dedicate ai videogiochi sono quasi raddoppiate fra il 2021 e il 2022, passando da 13 a 24.
Chi guida il Savvy Gaming Group
Alla guida di Savvy Gaming Group sono state messe persone con una lunga esperienza nel mondo dei videogiochi e non solo:
l’amministratore delegato di Savvy Gaming Group è Brian Ward, già dirigente di Electronic Arts, Microsoft Game Studios e Activision Blizzard King;
Kadri Harma, che ha co-fondato il fondo di investimento GameFounders, è amministratrice delegata di Nine66;
Yannick Theler, ex Ubisoft nonché fondatore dello studio di Abu Dhabi della società francese, guida Savvy Game Studios;
invece, Jerry Gamez, che nel curriculum ha ruoli in Walmart e Burger King, è amministratore delegato di VOV, che si occupa di realizzare nuovi luoghi fisici dove organizzare tornei di videogiochi.
Le ambizioni di Savvy Gaming Group sono enormi.
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