Le ambizioni di Star Overdrive
È sviluppato da Caracal Games e molto ispirato a The Legend of Zelda: Breath of the Wild
Torno a parlare di Tim Sweeney, come ho già fatto in passato. Durante l’Unreal Fest Seattle il co-fondatore di Epic Games, ancora oggi il suo amministratore delegato, ha riferito che ora la società è “finanziariamente solida” a seguito delle riduzioni dei costi (fra cui il licenziamento di 830 persone) attuate nei mesi scorsi, l’investimento di Disney (1,5 miliardi di dollari) e l’aumento del prezzo di alcuni piani dell’Unreal Engine (ma non per gli sviluppatori di videogiochi).
Inoltre, Epic Games ha accusato Google e Samsung di aver attuato pratiche anticoncorrenziali nei confronti dei negozi di terze parti, attraverso un sistema, chiamato Auto Blocker e finalizzato a garantire una maggiore sicurezza del dispositivo, che ha identificato l’Epic Games Store alla stregua di un qualunque software non sicuro. In questo modo, è la linea di Epic Games, il suo negozio è stato di fatto ostacolato.
In un secondo momento, Sweeney ha detto che battaglie di questo tipo servono a fare in modo che gli sviluppatori più giovani possano essere creativi e lavorare in un ambiente più sano, più competitivo e meno rigidamente vincolato ai dettami dei produttori come Apple e Google. Secondo Sweeney, la migliore possibilità per gli aspiranti sviluppatori oggi è essere “servi della gleba di Apple e Google”.
Sono a favore delle rotture dello status quo se servono a garantire più concorrenza o maggiori possibilità agli sviluppatori o agli utenti. Quando un ecosistema viene aperto anziché chiuso; quando si cerca di guardare al di là di come le cose si sono sempre fatte. Perciò, il problema non è che Epic Games stia investendo milioni di dollari in cause legali.
Il punto, invece, è che il danno agli sviluppatori oggi è provocato anche dai licenziamenti di massa: che spesso implicano la perdita di talenti o, in una situazione incerta come quella attuale, che per mesi le persone cerchino un’alternativa a vuoto. Perché i licenziamenti sono stati traversali; dalle grandi alle piccole e medie aziende.
Così come il danno agli sviluppatori è causato dal crunch: dalle intense sessioni di straordinari che vengono imposte per rispettare tempistiche stringenti; o assecondare macchine da soldi come Fortnite, che hanno bisogno di continui contenuti e aggiornamenti ed eventi a tema. Situazioni che lasciano le persone esauste, esaurite ed esasperate.
Entrambe queste cose sono state fatte anche da Epic Games.
Il motivo per cui Sweeney non riesce, ai miei occhi, a essere un “paladino” dell’industria è che guarda sempre al di fuori, alle altre società per indicare i mali di questo settore. Nonostante più e più volte la sua stessa società sia stata parte di ciò che non funziona nello sviluppo di videogiochi.
Non giudico il merito delle accuse rivolte ad altre grandi multinazionali: spetta a un giudice farlo.
Sulla comunicazione, invece, mi permetto di fare il pignolo. E far notare come Sweeney convenientemente stia evitando del tutto quei discorsi che metterebbero Epic Games in una situazione meno idilliaca. E la metterebbero, invece, in una posizione molto simile a quella di tutte le altre: i suoi interessi a volte coincidono con quelli degli sviluppatori; altre volte li contrastano.
Massimiliano
Al Nintendo Direct dello scorso 27 agosto c’era un nuovo videogioco italiano: Star Overdrive.
È sviluppato dallo studio romano Caracal Games. Forse lo ricorderete per Downward e Okunoka, che risalgono rispettivamente al 2017 e al 2018. Ma negli ultimi anni ha anche contribuito, nel ruolo di co-sviluppatore, a titoli come Martha is Dead di LKA e pubblicato da Wired Productions - di cui ha gestito i diversi porting - e Blanc di Casus Ludi e pubblicato da Gearbox.
Pochi mesi fa, invece, è stata pubblicata la versione revisionata di Downward: è stato praticamente rifatto da capo.
Con Star Overdrive, previsto per il 2025, Caracal Games punta a un’esperienza vicina a quella di The Legend of Zelda: Breath of the Wild, che è stato definito una grande fonte di ispirazione, essendo stato, ed essendo ancora, un videogioco molto amato dai membri dello studio.
“Volevamo proporre un’esperienza simile a Breath of the Wild su una scala più indie e un twist di gameplay originale, come quello dell’hoverboard”, racconta Tommaso Bonanni, amministratore delegato di Caracal Games. “La mappa è grande più del doppio di quella di Breath of the Wild, visto che con l’hoverboard ti muovi più velocemente. Noi siamo innamorati di quel tipo di gameplay, dove fai le cose giuste nel modo sbagliato. Abbiamo adottato quel design, anche se è molto complicato”.
Parlando di Star Overdrive in altre interviste, Caracal Games lo ha anche descritto come un “Breath of the Wild ma con l’hoverboard”. Un modo veloce per descrivere, a chi ha già familiarità con gli ultimi videogiochi a mondo aperto della serie di Nintendo, cosa aspettarsi da Star Overdrive.
Ma è anche un paragone importante: già solo nominare The Legend of Zelda: Breath of the Wild come ispirazione significa aizzare paragoni. Che per uno studio indipendente potrebbero anche essere controproducenti, viste le proporzioni così diverse delle due produzioni. Ancora di più se consideriamo che The Legend of Zelda: Breath of the Wild viene considerato come uno dei migliori videogiochi degli ultimi dieci anni.
“Star Overdrive si ispira a Breath of the Wild. È il gioco che ci ha fatto voglia di sviluppare Star Overdrive”, ribadisce Bonanni. “Come quando hai un modello che è più grande di te e sai che è più grande di te, ma lo imiti e cerchi di avvicinartici. Noi non siamo un competitor di Breath of the Wild, ma come giocatori entusiasti abbiamo proposto qualcosa che è direttamente ispirato da quello che noi amiamo e viviamo come giocatori”.
E ancora: “Noi non abbiamo mai nascosto di essere uno studio indie che fa giochi indie. Star Overdrive non è un gioco fatto da 300 persone in 4 anni. È un’esperienza più contenuta, sviluppata da 10 persone in 3 anni. Un paradigma diverso”.
L’esperienza di Star Overdrive sarà più condensata rispetto a The Legend of Zelda: Breath of the Wild: ci si può aspettare un’avventura lunga circa venti ore. Durante cui servirà potenziare l’hoverboard, dopo aver raccolto le risorse necessario vagando per la mappa e sconfiggendo i nemici. I potenziamenti dell’hoverboard saranno centrali tanto nell’esplorazione quanto nel combattimento e nella risoluzione degli enigmi ambientali.
Anche nel caso dei poteri dell’hoverboard il riferimento a Breath of the Wild, e in un certo senso anche al suo sequel (The Legend of Zelda: Tears of the Kingdom), è evidente.
“Tutti i poteri sono utili in ogni contesto e sono tutti basati sulla fisica. Tutto interagisce in modo emergente”, spiega Bonanni, intendendo i tanti modi in cui i videogiocatori possono usare, anche in modi imprevisti, gli strumenti messi a disposizione da un videogioco. “Abbiamo creato un sistema che continua a interagire con se stesso, creando degli outcome che magari non erano stati pensati all’inizio”.
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La collaborazione con Nintendo
L’idea di Star Overdrive è nata a metà del 2019, ricorda Bonanni. Il gioco è stato in pre-produzione per circa due anni e da 29 mesi è in produzione.
Oltre quattro anni di gestazione, che hanno trovato compimento nell’annuncio del gioco al Nintendo Direct. Per ora Star Overdrive è previsto per Nintendo Switch, ma è già disponibile anche una pagina Steam, dove il gioco debutterà una volta scaduta l’esclusività temporale per Switch. La pubblicazione è gestita dall’editore francese Dear Villagers. “Come filosofia di design e per estetica è pensato per Switch”, spiega Bonanni. “So che oggigiorno si parla molto di massimizzare la produzione, ma la nostra filosofia di sviluppo è più basato su fare cose belle che hanno senso. Per ora arriviamo su Switch, poi penseremo alle altre console se ce ne sarà la possibilità”.
L’opportunità di lavorare direttamente con Nintendo è nata quando Caracal ha contattato la società giapponese, “che si è dimostrata molto interessata”. A quel punto, alcuni membri di Caracal Games sono andati direttamente a Tokyo per mostrare Star Overdrive ad alcuni rappresentanti di Nintendo, che hanno potuto valutare la demo per prendere in considerare la possibilità di spingere il gioco e, in un certo senso, “legarlo” a sé. “Hanno giocato il gioco insieme con noi e a loro è piaciuto”, ricorda Bonanni.
Il trailer di Star Overdrive ha avuto tantissima attenzione soprattutto in Giappone e negli Stati Uniti. “Meno in Europa e molto meno in Italia”, dice. “L’interesse verso il gioco è enorme, soprattutto in Giappone, dove piace. È stato fatto con estetiche e meccaniche tipiche di un design giapponese”.
L’entusiasmo con cui Caracal Games parla di Star Overdrive è evidente, al punto da risultare quasi contagioso: è un progetto in cui credono, da parte di un gruppo che da anni lavora bene insieme.
Oggi ancora molte cose del gioco non sono state rivelate: non si sa se uscirà anche in edizione fisica; non si sa esattamente quando uscirà se non un generico “2025”; e gli sviluppatori sono ancora restii ad approfondire varie meccaniche del gioco se non quelle viste nel trailer di annuncio.
Per tutte queste cose, e altre ancora, bisognerà quindi aspettare. Soprattutto per capire se il riferimento a The Legend of Zelda: Breath of the Wild sarà stato azzardato oppure se sarà stato un esempio convincente.
Le altre notizie, in breve
Palworld arriverà su mobile
L’editore sudcoreano Krafton, che gestisce il popolare videogioco online PUBG, ha annunciato che produrrà un videogioco mobile di Palworld, dopo essersi accordata con lo sviluppatore, Pocketpair, per la licenza del marchio. Sarà PUBG Studios a occuparsi della trasposizione, per cui non è stata fornita una finestra temporale per la pubblicazione.
Ha chiuso un altro emulatore per Nintendo Switch
Ryujinx è stato chiuso dopo che Nintendo è intervenuta e ha chiuso all’organizzazione che lo gestiva di cessare lo sviluppo. Ryujinx è (o meglio: era) un popolare emulatore open source di Nintendo Switch, per giocare ai suoi videogiochi su PC. La pagina su Github, portale per progetti aperti e collaborativi, è stata rimossa e i collegamenti web per scaricare il software tolti dal sito ufficiale. Nei mesi scorsi Nintendo era già intervenuta contro altri emulatore, come Yuzu (che si è accordata per un risarcimento di 2,4 milioni di dollari) e Sudachi.
Il nuovo Assetto Corsa
Lo studio italiano Kunos Simulazioni ha annunciato Assetto Corsa Evo, prossima iterazione della serie di corse automobilistiche: sarà disponibile in accesso anticipato su Steam dal 16 gennaio. Sfrutta un nuovo motore grafico, proprietario, che supporta anche i visori per la realtà virtuale.
Il nuovo studio degli ex Ubisoft Milano
Gli ex dipendenti di Ubisoft Milan Davide Soliani, Cristina Nava, Gian Marco Zanna e Luca Breda insieme con Christian Cantamessa hanno annunciato un nuovo studio: si chiama Day 4 Night, è finanziato dall’editore sudcoreano Krafton e 1Up Ventures e l’attività verrà gestita fra Los Angeles e Milano. Il primo gioco dell’azienda, non svelato, è basato su una proprietà intellettuale completamente nuova.
Ancora più in breve
Ci sono stati licenziamenti non quantificati in Hi-Rez Studios e in Sharkmob London
The Alters di 11 Bit Studios è stato rimandato. Ora è previsto entro la fine di marzo 2025
È disponibile il secondo episodio del documentario “Man of Steel” su Andrea Pessino e Ready At Dawn, realizzato da RoundTwo
E anche un documentario di 90 minuti sullo sviluppo di STALKER 2
Da novembre in Halo Infinite ci sarà anche una modalità di gioco in terza persona
Devolver Digital ha fondato una nuova etichetta di pubblicazione, Big Fan Games. È dedicata alla pubblicazione di videogiochi basati su altri media, come film e fumetti