IA e localizzazione: una precisazione
Un paragrafo poteva creare interpretazioni non volute: mi spiego.
Devo fare una precisazione sull’approfondimento del 12 novembre sull’uso della traduzione automatica in alcune localizzazioni.
No, non c’è scritto niente di sbagliato o da rettificare; ma da chiarire e contestualizzare probabilmente sì.
A un certo punto ho scritto:
“Da quanto ho appreso due società che hanno un sistema automatico e chiedono, quindi, alle agenzie il lavoro di post editing sono Electronic Arts, editore di Battlefield ed EA Sports FC, e Ubisoft, editore di Assassin’s Creed.”
Vorrei essere più chiaro su questo punto perché non voglio fraintendimenti, almeno rispetto alle informazioni che ho raccolto in prima persona e quindi quelle che ho verificato e di cui posso effettivamente parlare.
Io ho appreso che in almeno uno dei videogiochi pubblicati di recente da Electronic Arts e Ubisoft è stata usata anche la traduzione automatica.
Ciò non significa che in tutti i recenti videogiochi di Electronic Arts o Ubisoft sia stata usata la traduzione automatica; o che tutte le agenzie di localizzazione che lavorano con questi due editori facciano uso della traduzione automatica; o che gli altri editori non lo facciano; e non significa che i videogiochi che ho citato come esempio (per essere chiaro anche con chi, magari, ha meno confidenza con il settore) siano o meno coinvolti.
Ho già provveduto ad aggiornare la versione online della puntata e anche la versione podcast.
Ma per chi l’ha ricevuta via email, e quindi ha la versione originale, urgeva questa newsletter dedicata per fare chiarezza.
Perché dirvelo?
Sembra una specifica minima o puntigliosa, ma è così che funziona l’informazione se la si vuole fatta bene, che è anche l’obiettivo di questa newsletter: vale a dire che è importante che esprima chiaramente i confini di ciò che io ho appreso personalmente, senza allargare la prospettiva oltre a quanto ho verificato.
Mi scuso perché avrei dovuto essere così chiaro fin da subito per evitare il rischio, magari minimo, che quella parte potesse creare interpretazioni non volute.
E se vi state chiedendo se ho ricevuto comunicazioni da queste due società, la risposta è: no.
È una specifica che ho voluto fare io perché lavoro con le parole e devo fare più attenzione a ciò che scrivo; specialmente in approfondimenti così delicati.
Lezione imparata.