I primi annunci dell'E3
Ciao, sono Massimiliano Di Marco.
Stai leggendo Insert Coin: una newsletter con cui racconto i videogiochi, il loro mercato e gli sviluppatori.
Ogni domenica invio una nuova puntata.
In quella precedente ho parlato dell'arrivo di God of War e Gran Turismo 7 su PS4: la trovi qui. Se questa email ti è stata inoltrata, puoi iscriverti da qui. Qui invece trovi tutte le newsletter precedenti.
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I PRIMI ANNUNCI DELL'E3
Ieri, 12 giugno, è cominciato l'E3, che quest'anno sarà solo online. La presentazione di Ubisoft è stata quella principale, che ha annunciato che:
Rainbow Six: Extraction, precedentemente noto come Rainbow Six: Quarantine, uscirà il 16 settembre. La parola quarantena, durante una pandemia, non è più commercialmente sensata. È uno spin-off cooperativo ambientato in un mondo post-apocalittico;
la serie musicale Rocksmith diventerà un servizio di apprendimento musicale interattivo a pagamento, Rocksmith+. Per usarlo non servirà una chitarra giocattolo: tramite il microfono dello smarphone l'utente può catturare il suono della sua chitarra;
Bloodline sarà la prossima espansione di Watch Dogs: Legion;
dal prossimo anno i giocatori di Rainbow Six: Siege su piattaforme diverse potranno competere fra di loro;
The Siege of Paris sarà la prossima espansione di Assassin's Creed: Valhalla;
nel 2022 uscirà su Nintendo Switch Mario + Rabbids: Sparks of Hope, seguito di Mario + Rabbids: Kingdom Battle;
nel 2022 uscirà anche Avatar: Frontiers of Pandora, ispirato al film di James Cameron.
GLI ANNUNCI DEL SUMMER GAME FEST
Il Summer Game Fest, presentato ancora una volta da Geoff Keighley, personalità molto nota nell'industria, ha rappresentato un po' l'evento di apertura dell'E3.
Fra i vari annunci, segnalo:
il primo trailer di gioco di Elden Ring, sviluppato da From Software (Dark Souls, Sekiro) e scritto da George R. R. Martin, l'autore delle Cronache del ghiaccio e del fuoco. Uscirà il 21 gennaio 2022;
Death Stranding: Director's Cut, che dal nome sembrerebbe essere una versione ampliata del gioco diretto da Hideo Kojima, già disponibile per PS4 e PC;
Tiny Tina's Worderlands, uno spin-off della serie Borderlands di Gearbox Software;
un gioco di ruolo tattico della serie Metal Slug;
Jurassic World Evolution 2, un nuovo capitolo della serie gestionale ispirata all'omonima serie cinematografica;
l'arrivo in Occidente del gioco online Lost Ark, dove sarà pubblicato da Amazon Games (sì, QUELLA Amazon);
Salt and Sacrifice, seguito di Salt and Sanctuary;
Vampire: The Masquerade - Bloodlines 2 sarà pur stato rimandato, ma ciò non ha impedito di produrre un gioco battle royale gratuito ambientato nello stesso universo, Bloodhunt;
un'avventura fantascientifica, intitolata Planet of Lana.
DAVIDE CONTRO GOLIA
Se pensi a Warzone, pensi a Call of Duty: è il nome della modalità battaglia reale pubblicata nel 2020, in cui tantissimi giocatori combattono su una stessa mappa. Eppure, nel 2017 Randy Ficker ha pubblicato Warzone su iOS e Android, un gioco di strategia a turni. Ora Ficker e Activision devono contendersi il marchio del gioco e sebbene Ficker lo abbia usato per primo, la questione non è semplice, come ha descritto il Washington Post.
"Nel caso in cui Ficker dovesse procedere con il caso, la corte dovrebbe valutare se il consumatore sia portato a credere che il gioco di Ficker sia affiliato a o realizzato da Activision, se il loro titolo abbia violato le leggi sui diritti dei marchi commerciali (avendolo lui usato per primo) e quale parte abbia, in sostanza, il diritto di usare Warzone nel suo gioco" ha scritto il giornalista Noah Smith.
CALL OF DUTY CONTRO BATTLEFIELD
Electronic Arts ha annunciato Battlefield 2042. Uscirà il 22 ottobre, non avrà una campagna a giocatore singolo e proporrà tre modalità multigiocatore. Su PS5, Xbox Series X|S e PC potranno giocare fino a 128 utenti insieme; il numero sarà limitato a un massimo di 64 utenti contemporanei su PS4 e Xbox One.
L'annuncio di Battlefield 2042 è arrivato a tre anni di distanza dalla pubblicazione del più recente capitolo della serie, Battlefield V, che ha poi ricevuto diverse espansioni. Inoltre, ci ricorda di quanto la sfida commerciale con Call of Duty, la serie bellica di Activision, sia cambiata in questi tre anni.
Battlefield 2042
Da tempo Call of Duty ha abbracciato un approccio diverso: nove studi lavorano sulla serie; circa 2.000 persone, come ha fatto notare Dean Takahashi di GamesBeat. Non esiste più solo il gioco della serie principale - il più recente è Call of Duty: Black Ops Cold War - ma ci sono anche Call of Duty: Mobile, sviluppato da Timi Studios (ne ho parlato meglio qualche settimana fa), e Call of Duty: Warzone, il gioco battle royale gratuito che vanta oltre 100 milioni di utenti attivi. Ci sarebbe anche Call of Duty Online in Cina, ma verrà presto chiuso. La strategia di Activision però è chiara, ossia creare un ecosistema di giochi. Per ora, sta funzionando: nel primo trimestre del 2021 la serie ha registrato 150 milioni di utenti mensili attivi, cresciuti del 40% rispetto all'anno prima. Tutti e tre i titoli, in particolare, sono figli della stessa politica: poter introdurre regolarmente nuovi contenuti, alcuni gratuiti e altri a pagamento.
Electronic Arts si trova, di fatto, a inseguire. A dire il vero, la battaglia commerciale non è mai stata equa: Call of Duty ha sempre venduto di più, ma Battlefield ha trovato in alcune peculiarità della modalità multigiocatore (come mappe molto estese e tanti giocatori contemporanei) una sua apprezzata ragion d'essere. Per anni non ha cambiato strategia: pubblicava un episodio della serie, supportato poi per anni con varie espansioni, fino al gioco successivo. I risultati commerciali, però, non stavano più soddisfacendo Electronic Arts.
Il fatto che Battlefield si trovi a inseguire lo dice, per esempio, l'annuncio di un'edizione mobile - avvenuto ad aprile - che uscirà però nel 2022. Call of Duty: Mobile è del 2019 e al 31 dicembre 2020 aveva racimolato 644 milioni di dollari di ricavi. Il senso di inferiorità di Battlefield è ancora più evidente se si considera che recentemente Electronic Arts ha assunto l'ex general manager di Call of Duty, Byron Beede, che ricoprirà il ruolo di general manager di Battlefield.
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FUORI FUOCO
Le cose sono spesso più semplici di quanto sembrano.
Quando Microsoft acquisì Zenimax Media, in molti (me compreso) ci concentrammo a parlare di Bethesda: il prossimo Elder Scrolls sarà esclusiva? E che ne sarà di Starfield? In verità, queste domande vengono fatte ancora oggi. Facendolo, però, sono stati messi da parte gli altri studi coinvolti: Arkane, Id Software, Tango Gameworks, Alpha Dog e Roundhouse Studios, per esempio.
Con l'acquisizione di Zenimax, Microsoft non ha acquisito solo Bethesda, ma è stato il nome di maggior richiamo.
Il punto centrale è sempre stato un altro. Microsoft ha bisogno di realizzare tanti contenuti perché deve convincere le persone a pagare ogni mese un abbonamento e le grandi esclusive non bastano: servono tanti giochi, anche di piccole e medie dimensioni perché le grandi produzioni hanno tempi di sviluppo più lunghi e budget elevati e quindi sono più rare.
Ora, Matt Booty, che gestisce gli Xbox Game Studios, ha detto una cosa che secondo me esplicita chiaramente questa necessità: "Parlando del nostro catalogo complessivo, vogliamo arrivare a un punto in cui pubblichiamo un nuovo gioco ogni trimestre...sappiamo che un servizio di intrattenimento fiorente ha bisogno di un flusso consistente ed esaltante di nuovi contenuti".
Ecco a voi la chiave di lettura per il maxi-investimento di Microsoft: sfornare giochi molto più regolarmente.
LA NUOVA ETICHETTA DI KOCH MEDIA
Koch Media ha svelato una nuova etichetta: Prime Matter. Si affiancherà a quelle già esistenti, cioè Deep Silver, Milestone, Vertigo e Ravenscourt. I primi giochi presentati che saranno pubblicati da Prime Matter sono:
Payday 3;
Kingdom Come: Deliverance su Nintendo Switch;
un gioco di strategia in tempo reale basato su Crossfire;
Gungrave Gore (la serie non arriva sul mercato dal 2004);
un nuovo Painkiller;
nuove proprietà intellettuali (IP), come Scars Above, Codename Final Form, Dolmen, The Last Oricru, Echoes of the End, The Chant ed Encased.
L'amministratore delegato di Koch Media, Klemens Kundratitz, ha spiegato che sebbene Koch Media non si vincoli a quale etichetta deve pubblicare certi giochi, con Prime Matter farà suo un approccio più audace, che "non si tirerà indietro dai prodotti di nicchia e più rischiosi". "Stiamo deliberatamente mischiando nuove IP con altre già esistenti perché non si tratta di andare sul sicuro, ma di costruire un'etichetta nuova e fresca che possa fare leva sulla forza della nostra organizzazione globale" ha aggiunto.
CE N'È DA CRESCERE
Non ho mai nascosto quanto per me sia difficile celebrare i numeri dell'industria dei videogiochi in Italia. Perché anche quando i consumi superano per la prima volta i 2 miliardi di euro e quando il numero di addetti impiegati in Italia arriva a 1.600 persone, è evidente la quantità di lavoro che ancora bisogna fare e, soprattutto, quanto per anni questo settore sia stato trascurato.
La Finlandia ha una popolazione di 5,5 milioni di persone, più o meno un dodicesimo di quella italiana (59 milioni). Eppure, l'industria dei videogiochi finlandese, secondo i dati ufficiali, include 3.600 persone e ha 200 studi attivi e un giro d'affari di 2,4 miliardi di euro. Mentre in Italia Simulmondo prima e Milestone poi provavano a rompere le barriere culturali, nel 1995 in Finlandia nascevano Remedy Entertainment (autore di Max Payne, Alan Wake e Control) e Housemarque (Resogun, Returnal), due studi che oggi hanno un peso internazionale notevole. La maggior parte delle aziende che producono videogiochi in Italia fattura meno di 100 mila euro; in Finlandia la media degli studi di sviluppo che hanno partecipato al sondaggio (134) arriva a 360 mila euro e 46 aziende hanno fatturato nel 2020 oltre un milione di euro.
Anche Supercell, che ha prodotto Clash Royale, è finlandese e ha poco più di 300 dipendenti. Per anni, ha rappresentato la quota più grande del giro d'affari dell'industria videoludica finlandese (era l'88% nel 2015), ma nel 2020 era il 54%, segnale sia di un calo dei ricavi di Supercell (che restano comunque alti) sia della maggiore eterogeneità del mercato.
LE ALTRE NOTIZIE IN BREVE
La Juventus ha vinto il torneo eFootbal.Pro, la maggiore competizione europea di PES.
Un azionista di CD Projekt, il produttore di Cyberpunk 2077, vuole le dimissioni dei dirigenti. Dal lancio del gioco, la società ha perso in borsa oltre 6 miliardi di dollari.
Ubisoft ha rimandato il rifacimento di Prince of Persia: Le sabbie del tempo al 2022.
La particolare console portatile Playdate sarà preordinabile da luglio.
Godfall, pubblicato lo scorso novembre su PS5 e PC, uscirà anche su PS4.
Yuji Naka, 55 anni, è il programmatore originale del porcospino blu Sonic, simbolo di SEGA. Il suo ultimo progetto, Balan Wonderworld, è stato un mezzo fallimento e ora, dopo aver lasciato Square-Enix, sta pensando di ritirarsi.
Bethesda ha cancellato la modalità battle royale che era in programma per Fallout 76.
Guilty Gear è una serie di picchiaduro molto difficile. Con Strive, lo sviluppatore vuole renderlo un po' più accessibile ai neofiti: ecco come. Il gioco è uscito in settimana ed è piaciuto molto alla stampa.
Sono uscite anche le recensioni di Ratchet e Clank: Rift Apart: sono molto positive. Qui trovate la mia.
Un fotografo ha accusato Capcom di aver usato alcune sue foto senza autorizzazione per Resident Evil 4 e ha chiesto 12 milioni di dollari per i danni.
Activision Blizzard implementerà "presto" la possibilità di giocare fra utenti PC e console in Overwatch.
Stadia arriverà su altri dispositivi, fra cui alcune smart TV Android e la Chromecast con Google TV.
Qualcuno ha violato i sistemi di Electronic Arts e ha sottratto 780 GB di dati. Fra questi, anche il codice sorgente di FIFA 21 e del motore grafico Frostbite. Secondo la società, "non ci sono ragioni per credere che la privacy dei giocatori sia a rischio".